Innoclean: depuratore acque reflue

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Il 40% delle abitazioni non sono allacciate alla rete fognaria ma possono essere messe a norma con una nuova generazione di piccoli depuratori per le acque reflue

Questi depuratori biologici sono conformi alle normative europee e servono per il trattamento delle acque degli edifici che non sono collegati alla rete fognaria, come in questo piccolo condominio nel centro di Castelfranco Veneto.

A Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, proprio nella zona della stazione ferroviaria e quindi a ridosso del centro, non c’è la rete fognaria, per cui il comune richiede per ogni insediamento abitativo o industriale la certificazione del grado di depurazione dei reflui prima della loro dispersione nel terreno: solo con impianti specifici è possibile ottemperare a questo tipo di richieste.


Vista del condominio a Castelfranco

La mancanza di una rete fognaria efficiente e di facile accesso è purtroppo ancora molto diffusa in Italia, con un numero altissimo di insediamenti non serviti dalla rete fognaria e quindi spesso con scarichi non in regola con le normative, tanto che l’Italia è continuamente messa in sanzione dalla Comunità Europea, nonostante si possono trovare situazioni le più disparate nelle varie province e nei vari comuni che si devono adoperare per mettere a regola tutti gli insediamenti.


Questo tipo di impianto ha bassi costi di manutenzione in quanto ne sono previste meno rispetto a quelle normalmente necessarie, grazie alla segnalazione automatica della mancanza di corrente. L’installazione e il montaggio sono facilitati dallo scarso peso, e quindi l’installazione è economica in quanto non sono necessarie macchine edili pesanti, i raccordi per i collegamenti dei tubi flessibili sono a innesto rapido, la torre di chiarificazione è estraibile per la pulizia, l’elevatore ad aria compressa per la pulizia e l’ispezione è facilmente estraibile

Gli uffici tecnici comunali, gli installatori, le imprese di costruzioni, i geometri e gli architetti con una semplice guida al calcolo degli abitanti equivalenti possono scegliere e dimensionare in modo corretto l’impianto di depurazione in base al carico organico biodegradabile prodotto ogni giorno dalle utenze interessate come abitazioni, uffici, ristoranti e bar, campeggi e villaggi turistici, ospedali e scuole, ognuna con un suo particolare coefficiente che moltiplicato per la quantità di persone prevista determina la richiesta del volume utile in litri necessario per la o le cisterne che vanno installate sotto la superficie del terreno in appositi scavi e con appositi collegamenti all’utenza e per la dispersione.


Particolari dei lavori di interro delle 2 cisterne che sono il cuore dell’impianto di depurazione: tutti il sistema composto dalle cisterne, dalle prolunghe e dai chiusini risultano carrabili fino a 3,5 tonnellate e quindi possono essere tranquillamente installati, come in questo caso, in un parcheggio

Nel caso di questo impianto a Castelfranco si è deciso di non utilizzare i tradizionali metodi della fitodepurazione e della sub irrigazione, per i tanti problemi di funzionamento nel tempo, di spazio necessario per l’installazione e di costi totali molto elevati, a favore di un impianto Inno-Clean della Kessel a due vasche dove il processo di chiarificazione si avvale delle proprietà depuranti dei microorganismi presenti nell’impianto stesso all’interno di uno  strato melmoso, il così detto fango attivo.

Durante il processo di depurazione sequenziale biologica (procedimento SBR) il liquame viene  mischiato con il fango attivo arricchito e aerato: l’acqua di scarico funge da base alimentare per i microorganismi e viene così depurata in modo naturale.

Tra tutti gli impianti con aerazione tecnica dell’acqua di scarico, i reattori SBR, oltre ad essere i sistemi più economici, assicurano i migliori risultati di depurazione.

Il nostro Team Professional ha seguito costantemente tutte le fasi di progettazione e ha fornito assistenza durante i lavori di installazione in cantiere, per garantire al cliente il raggiungimento degli obiettivi richiesti dalle normative vigenti.


Quello che resta visibile all’esterno a lavori ultimati