Promozione riservata ai Clienti Installatori iscritti al SimeProfessional
Promozione riservata ai Clienti Installatori
* Promozione riservata ai Clienti Installatori e valida fino al 29 Febbraio 2024
Siamo lieti di comunicarti che dal mese di Marzo inizieranno i corsi patentino F-Gas presso la filiale della Commerciale Veneta Beltrame spa in Via Tiepolo 17, Mogliano Veneto (TV).
Il programma prevede alcune ore di formazione teorica da seguire in ufficio tramite webinar (nei giorni precedenti l’esame) e una giornata di formazione pratica+esame di certificazione da svolgere in presenza, dalle ore 8.30 alle 18 circa, con pranzo incluso.
I corsi sono rivolti a tutti coloro che devono rinnovare il patentino o che desiderano acquisire il nuovo e saranno così strutturati:
RINNOVO PATENTINO F-GAS
Programma:
– Formazione sulla teoria (online 5h tramite Webinar)
– Formazione pratica + esame di certificazione (in presenza presso CVB Mogliano Veneto)
Costi:
– € 620,00 iva compresa a favore di APAVE ITALIA
– € 100,00+iva a favore di Commerciale Veneta Beltrame
NUOVA CERTIFICAZIONE PATENTINO F-GAS
Programma:
– Formazione sulla teoria (online 8h tramite Webinar) + formazione pratica (online 4h tramite Webinar)
– Formazione pratica + esame di certificazione (in presenza presso CVB Mogliano Veneto)
Costi:
– € 925,00 iva compresa a favore di APAVE ITALIA
– € 100,00+iva a favore di Commerciale Veneta Beltrame
SUPPORTI AGGIUNTIVI (inclusi nella quota a favore di Commerciale Veneta Beltrame):
I partecipanti avranno a disposizione dei supporti professionali per continuare ad operare l’attività sugli impianti FGas, secondo le regole vigenti. In particolare ogni partecipante avrà a disposizione:
• Guida Banca Dati FGas (per avere sempre un riferimento sulle procedure ufficiali)
• Blocco Rapporti di installazione FGas (per documentare secondo la normativa)
• Blocco Rapporti di controllo e manutenzione FGas (per documentare secondo la normativa)
• Video-corso “F-gas: Procedure operative e documentali” (per avere un riferimento immediato sulle procedure ufficiali)
Prossima data utile: Mercoledì 8 Marzo 2023 (data riferita al giorno dell’esame)
Per partecipare è necessario effettuare la pre-registrazione, una volta completata vi arriverà una mail contenente i moduli da compilare, le indicazioni per i pagamenti e i documenti da inviare.
Per la pre-registrazione clicca qui
Vi consigliamo di prenotare il prima possibile in quanto i posti sono limitati.
Non perdete l’opportunità di aggiornare le vostre competenze in un settore in continua evoluzione!
* Promozione valida fino ad esaurimento scorte
Le case prefabbricate in legno sono edifici a basso consumo energetico perché richiedono poca energia per la presenza del legno che trattiene efficacemente il calore e assicura un ottimo isolamento
La costruzione di un edificio di questo tipo necessita di una precisa organizzazione dei lavori, dal progetto esecutivo alla scelta degli impianti, che devono essere i più adatti per capitalizzare le prestazioni energetiche e antisismiche garantite dall’utilizzo del legno.
Chi oggi si accinge a valutare la costruzione di una nuova casa o vuole ristrutturarne una, deve essere attento alle nuove leggi relative alla certificazione energetica degli edifici, alla qualità della costruzione, alla corretta utilizzazione dei materiali, alla rispondenze alle norme (calcolo sismico, dispersione termica, abbattimento acustico, ecc.).
Una tipologia costruttiva sempre più comune è rappresentata dalle case prefabbricate in legno. L’obiettivo è sempre quello di costruire un’abitazione ecologica che grazie al corretto isolamento riduca le emissioni e contenga i costi energetici: rispetto a una casa tradizionale i consumi delle case prefabbricate in legno possono essere inferiori anche del 70%, con gli impianti correttamente dimensionati e in linea con le aspettative di comfort degli abitanti, anche grazie a un utilizzo intelligente delle fonti rinnovabili.
Nella fase iniziale si gettano le fondazioni e successivamente viene installata la struttura portante con i pannelli di chiusura delle pareti.
I pannelli vengono trasportati in cantiere e montati a secco sulle strutture di fondazione. Allo stesso modo si procede con i solai, anch’essi composti da pannelli prefabbricati e con la copertura. Per favorire la logistica, le dimensioni e il peso dei moduli sono tali da permetterne un agevole trasporto e movimentazione in cantiere, con l’utilizzo di autoarticolati e di gru standard.
A strutture ultimate si procede con l’installazione degli impianti e l’applicazione delle finiture interne ed esterne.
La tipologia migliore di impianto per una casa in legno è una conseguenza dell’analisi dello stile di vita di chi la abiterà e delle prerogative climatiche dell’ambiente dove sorgerà l’edificio. Le caratteristiche morfologiche del terreno e la considerazione del calore richiesto dalla zona climatica determinano la necessità di un raffrescamento estivo. La disponibilità di fonti energetiche rinnovabili o di una falda acquifera sfruttabile nelle vicinanze sarà invece determinante per scegliere tra le varie tipologie di impianti, come una semplice caldaia a condensazione per il solo riscaldamento, sia con impianto a pannelli radianti sia a caloriferi, oppure una pompa di calore con un impianto a pannelli radianti e un sistema di deumidificazione e di raffrescamento, nel caso fosse necessaria anche la climatizzazione estiva. Poiché in generale chi decide di abitare in questo tipo di abitazione punta al miglior confort abitativo, per migliorare la qualità dell’aria all’interno della casa è sempre consigliabile l’installazione di un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata, perché questi edifici, riducendo al minimo le dispersioni termiche con grandi vantaggi dal punto di vista energetico, minimizzano anche gli scambi d’aria naturali con l’esterno. Grazie a questo impianto si possono mantenere le condizioni ottimali di umidità all’interno della casa prefabbricata in legno, gestendo nel modo migliore il microclima. Infatti sempre più spesso può non risultare ideale l’apertura delle finestre per assicurare il ricambio dell’aria, soprattutto se questa non si può considerare pulita in quanto appesantita dall’inquinamento atmosferico. Un altro tipo di impianto qualificante la casa in legno, può essere quello con fonte di energia geotermica, che nonostante i costi della trivellazione e del posizionamento delle sonde, rimane sempre uno dei sistemi più ecologici e rispettosi dell’ambiente per ottenere il caldo in inverno e il fresco in estate. CVB Professional già da tempo collabora con aziende costruttrici di case in legno nel Veneto, portando sul cantiere la sua esperienza pluriennale di impianti idrotermosanitari collegata alle conoscenze delle tecniche costruttive, dei prodotti più avanzati e delle ultime normative, per garantire ai fortunati abitanti di queste case i costi di gestione più bassi per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione dell’acqua sanitaria per gli usi domestici.
Con questo sistema costruttivo si riesce a consegnare un edificio finito e abitabile, come ad esempio un’abitazione singola a due piani, in 16 settimane dall’inizio del cantiere, cosa impensabile con un sistema in laterizio tradizionale.
I sistemi a pannelli radianti per il riscaldamento e il raffreddamento offrono una soluzione confortevole ed efficiente dal punto di vista energetico
Riscaldare o raffreddare un edificio richiede spesso dei compromessi, perché l’aumento dei prezzi dell’energia si contrappone alla crescita delle esigenze di un ambiente confortevole.
I pannelli radianti funzionano secondo il principio naturale dell’irraggiamento, lo stesso che permette al sole di scaldare la terra: l’irraggiamento diretto in una giornata invernale fredda ci permette di percepire una sensazione piacevole di calore nonostante l’aria ambientale sia fredda. L’effetto riscaldante del sole è generato dalle onde elettromagnetiche che penetrano l’atmosfera senza dissipare l’energia, che è convertita in calore al contatto con il corpo umano. I pannelli radianti a soffitto e a parete imitano questo fenomeno naturale, assicurando la stessa sensazione piacevole e confortevole con la massima efficienza energetica, facendo sì che il calore percepito risulti omogeneo sia nel caso che arrivi dall’alto che dal basso.
Gli edifici progettati con elevati standard qualitativi di coibentazione termica, in linea con le direttive europee che impongono entro il 2020 la realizzazione di edifici a “energia zero”, trovano nel sistema radiante a parete e a soffitto la soluzione ideale per la climatizzazione invernale ed estiva. Un’abitazione in classe A è caratterizzata da due aspetti molto importanti
che identificano nel sistema radiante a parete e a soffitto la soluzione migliore da adottare, in quanto caratterizzato da una ridotta inerzia termica e da ridotti tempi di messa a regime.
Il pannello radiante è un sandwich prefabbricato costituito da un pannello di cartongesso dello spessore di circa 15 mm e un pannello isolante nel quale è alloggiato un tubo capillare ricavato all’interno del pannello in cartongesso. Sono disponibili diversi modelli con svariate dimensioni.
Il fissaggio dei pannelli avviene su profili metallici standard per pannelli in cartongesso, che vengono posizionati in modo da permettere l’inserimento, tra un pannello e l’altro, dei collettori lineari di alimentazione e di ritorno dei circuiti, annegati nei pannelli stessi.
Le foto rappresentano un sistema radiante completo in fase di installazione. Come si può vedere i pannelli vengono integrati nella struttura del cartongesso: una volta finita la posa e il collegamento idraulico, l’installazione verrà terminata con pannelli di tamponamento (cartongesso semplice) e con la successiva rasatura e tinteggiatura l’effetto di omogeneità del soffitto o della parete sarà totale.
Tutti i collegamenti idraulici tra i circuiti e i collettori delle linee di adduzione e ritorno sono realizzati con raccordi a innesto rapido, che consentono un’installazione veloce. I collettori lineari, adiacenti ai pannelli, garantiscono il collegamento idraulico in parallelo dei singoli moduli e mantengono costanti le perdite di carico in funzione del numero di moduli collegati.
La finitura della superficie di questi pannelli prevede la medesima lavorazione delle normali pareti di cartongesso: stuccatura e rinforzo con nastri di rete o carta nei giunti, primer impregnante, decorazione finale a pittura e spatolatura.
Il sistema radiante tradizionale a pavimento, nel quale la presenza del massetto comporta un’inerzia termica decisamente maggiore e la potenza emessa è difficilmente gestibile con i bassi valori di fabbisogno dell’edificio, diventa una soluzione meno efficace per questo tipo di applicazioni, arrivando anche ad eventuali problematiche di gestione dello sfasamento termico dell’edificio.
Nelle nuove abitazioni come nelle ristrutturazioni, l’impianto radiante a pannelli prefabbricati in cartongesso svolge sia la funzione impiantistica che quella edilizia, in quanto integra l’isolamento termico e sostituisce l’intonaco, consentendo di ricavare gli spazi necessari al posizionamento degli impianti elettrici, idraulici e della ventilazione. Per questo motivo anche a livello economico i costi totali non si discostano di molto rispetto a quelli degli impianti tradizionali, anche perché, vista la versatilità dell’impianto, la superficie radiante può essere anche solo una porzione di quella totale.
Il pannello può essere posizionato anche a controsoffitto, utilizzando le strutture di sostegno abitualmente impiegate nei sistemi a secco. Questa prerogativa rende il sistema radiante adatto alla ristrutturazione di edifici in cui è possibile realizzare il controsoffitto, contribuendo alla coibentazione della superficie su cui viene posizionato.
Il sistema di climatizzazione con pannelli radianti a parete o a soffitto è adatto anche per il raffrescamento degli ambienti, ma per il raggiungimento del massimo comfort interno dell’edificio deve sempre essere completato con un adeguato sistema di deumidificazione, che possa intervenire sulla gestione dell’umidità ambiente.
Rispetto ai generatori di aria calda o fredda tradizionali, i pannelli radianti rappresentano una soluzione particolarmente pulita. Il calore, infatti, viene irradiato senza dare luogo a moti convettivi: non crea correnti d’aria e non mette in circolazione la polvere.
Riepiloghiamo i vantaggi di questa soluzione:
Il team CVB Professional, con l’aiuto delle aziende partner, ha supportato la realizzazione di numerosi progetti basati sulla tecnologia descritta, sia a parete che a soffitto, in tutte le fasi, dal dimensionamento alla posa in cantiere.
Più comfort, più igiene, più risparmio energetico: aria nuova nelle nostre abitazioni con un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC)
L’importanza della corretta ventilazione interna degli edifici: l’aria è estratta dagli ambienti con più alta predisposizione alla formazione di odori e umidità, come cucina, bagno e lavanderia e viene reimmessa nei vani più “nobili” come il soggiorno e le camere da letto.
Le strutture sempre più isolate e gli spifferi praticamente inesistenti impediscono la naturale respirazione degli ambienti interni di una casa, rendendo ancora più necessario un impianto che possa ventilare in maniera controllata e costante gli ambienti dove viviamo e che si possa integrare in modo ideale negli indirizzi progettuali rivolti al risparmio energetico.
È proprio la camera da letto, di solito l’ambiente dove si trascorrono più ore al giorno, ad essere uno dei maggiori beneficiari di un impianto VMC. Sia perché è dove si respira aria per più tempo nella giornata, sia perché la ventilazione durante lo stazionamento nell’ambiente senza questo tipo di impianto risulterebbe assai improbabile, in quanto vorrebbe dire dormire con le finestre aperte.
Più comfort: la VMC permette di migliorare in maniera considerevole la qualità dell’aria che è percepita sempre come “fresca” anche quando l’abitazione è chiusa da giorni. Odori e fumi vengono dissipati medianti flussi d’aria controllati con livelli di rumore impercettibili.
Più igiene:questo sistema permette di eliminare le muffe, i batteri e i gas nocivi come il Radon, normalmente presenti nell’aria interna delle abitazioni, con la garanzia di un buon mantenimento degli intonaci e delle tappezzerie e di lasciare fuori casa i rumori e l’inquinamento perchè non si devono aprire le finestre per il ricambio dell’aria.
Risparmio energetico: una caratteristica di questa tipologia di impianto è il recupero del calore contenuto nell’aria espulsa che viene trasmesso all’aria di rinnovo, garantendo un ricambio d’aria costante senza la necessità di disperdere il calore, e quindi l’energia, attraverso l’apertura delle finestre.
Macchina di Ventilazione Meccanica Controllata fissata al soffitto. L’impianto è ancora nella fase iniziale: il tutto verrà ricoperto dal cartongesso creando una botola di ispezione sotto alla macchina per l’accesso e la pulizia dei filtri. Le due tubazioni isolate sul retro della macchina (quelle nere) portano all’esterno della casa: una espelle l’aria viziata e l’altra aspira l’aria pulita da reintegrare. E’ importante che i terminali di queste due tubazioni vengano tenuti lontani tra di loro, in modo da evitare eventuali “circuitazioni”. Sul davanti le due tubazioni rigide portano a dei plenum, uno per le immissioni e uno per le estrazioni, che attraverso appositi tubi flessibili bianchi arrivano ai terminali nei vari ambienti (bocchette).
Con le soluzioni a doppio flusso l’aria fresca immessa è filtrata e preriscaldata grazie al calore contenuto in quella viziata, che altrimenti andrebbe disperso all’esterno. I flussi in estrazione e quelli in immissione confluiscono in un ventilatore dotato di scambiatore di calore per garantire il comfort massimo. E’ questa la soluzione più indicata per migliorare la classe di merito in caso di certificazione energetica dell’edificio, in quanto si può arrivare a recuperare più del 90% del calore, a fronte del modesto consumo elettrico del ventilatore.
I sistemi più semplici per garantire una ventilazione costante degli ambienti sono quelli a flusso singolo, con la portata predefinita in sede di dimensionamento dell’impianto e garantita dall’installazione di bocchette di estrazione e di ingresso aria regolabili, che mantengono costante la portata dell’aria secondo i parametri di progetto. Nel caso di bocchette igroregolabili, queste possono regolare la portata in funzione dell’umidità presente nell’ambiente.
Il team CVB Professional è in grado di supportare tutte le fasi di realizzazione di un impianto di ventilazione meccanica controllata, dalle informazioni preliminari necessarie per sviluppare il progetto esecutivo, alla fornitura del materiale, anche solo di quello strettamente necessario per realizzare la sola predisposizione, fino all’assistenza in cantiere durante la posa.
Ad oggi gli impianti che abbiamo realizzato con i nostri partner sono circa un centinaio, con le più svariate tipologie di macchine e di reti di distribuzione dell’aria.
Parte anteriore della macchina dove si vedono i plenum di distribuzione, uno di immissione e uno di estrazione, da dove poi partono le tubazioni per le bocchette.
Particolare della rete di distribuzione dell’aria nell’impianto di ventilazione: le tubazioni collegano il plenum di distribuzione, posto subito dopo la macchina, alle bocchette poste nei vari ambienti.
La botola di ispezione per la pulizia dei filtri, creata nel cartongesso e posta al di sotto della macchina.
Le bocchette a impianto finito, in bagno e su una scala: come si può vedere risultano gradevoli alla vista e con un bassissimo impatto estetico.
Semplicità della gestione quotidiana di una caldaia a legna grazie all’abbinamento di un accumulatore energetico
Il vecchio impianto richiedeva 10 cariche durante il pomeriggio per un totale di 70 bricchi: una vera e propria schiavitù per il gestore della caldaia, che oggi invece è impegnato solo con 2 cariche.
La falegnameria artigianale Mobili Bosco, in provincia di Vicenza, sta utilizzando come combustibile per il riscaldamento dell’abitazione di circa 300 metri quadrati i bricchetti di segatura compressa prodotti localmente come scarto della lavorazione del legno.
Con un impianto alimentato da una caldaia Sile con bollitore incorporato e collegata direttamente ai caloriferi, la capacità di riscaldamento veniva consumata in modo istantaneo, con l’inconveniente che la caldaia doveva essere sempre alimentata e accesa per funzionare e scaldare l’ambiente e l’acqua: nel caso di raggiungimento dei parametri di temperatura, il surplus di riscaldamento veniva espulso dalla canna fumaria.
Anche durante il periodo estivo erano necessarie 8 cariche al giorno per tenere in temperatura il bollitore dell’acqua calda sanitaria, rischiando di dover attendere il riscaldamento fino alla temperatura impostata.
A causa del generatore fuori uso e dell’impianto termico datato, l’installatore Parolin Diego ha chiesto l’intervento del team di Consulenti Professional CVB per studiare un nuovo impianto in grado di facilitare la vita dell’utente, non obbligandolo a intervenire così frequentemente con il carico: una soluzione impiantistica basata solamente sulla sostituzione della caldaia non avrebbe risolto le esigenze del cliente, in quanto il funzionamento dell’impianto avrebbe richiesto ancora l’accensione continua del generatore, con il numero eccessivo di caricamenti che ne avrebbero compromesso il rendimento e continuato ad appesantire la gestione.
Schema del nuovo impianto, con una caldaia a legna ad alto rendimento abbinata a un accumulatore energetico.
Con la nuova caldaia a legna ad alto rendimento abbinata a un serbatoio di accumulo adeguatamente dimensionato, l’impianto funziona anche quando la caldaia non è accesa, in quanto l’energia prodotta dalla combustione viene immagazzinata nell’accumulatore energetico, che adesso diventa il cuore dell’impianto perché permette l’utilizzo dell’energia indipendentemente dall’accensione o meno della caldaia.
Sezione dell’accumulatore energetico, con particolare del sistema di stratificazione della temperatura dell’acqua.
La nuova caldaia ad alto rendimento con l’accumulatore energetico: convenienza, semplicità di gestione e comfort anche in spazi ristretti.
Particolare del regolatore di tiraggio nella canna fumaria per mantenere costanti le condizioni di combustione con il miglioramento del rendimento.
La richiesta del cliente che il nuovo impianto migliorasse la gestione giornaliera della caldaia è stata pienamente centrata: infatti adesso questa risulta fortemente semplificata, perché si passa dai vecchi 70 bricchi al giorno con 10 cariche ai nuovi 50 bricchi al giorno con 2 cariche, di solito alle ore 13 per scaldare nel pomeriggio e alle 17 per potere arrivare con tranquillità al giorno successivo.
Il risparmio di combustibile è di circa il 30% (20 bricchi al giorno in meno), ma soprattutto sono in evidenza gli 8 caricamenti della caldaia evitati ogni giorno, che permettono così all’utente di dire finalmente di non essere più il suo schiavo: nel periodo estivo un solo caricamento della caldaia garantisce l’acqua calda sanitaria addirittura per una settimana. Lo svuotamento delle ceneri è necessario solo 2 volte all’anno, grazie all’alto rendimento della combustione che ne riduce sensibilmente la produzione.
Nonostante che il pensiero comune possa talvolta ritenere la legna un combustibile povero, riteniamo invece che, in presenza di condizioni ottimali, un impianto di questo tipo dimensionato correttamente coniuga al meglio convenienza e comfort con la semplicità della gestione.
Legna in pezzi e bricchetti sono i tipi di combustibile utilizzati.
Sezione della caldaia con particolare della combustione a fiamma rovesciata.
I combustibili a biomasse sono i più convenienti anche quando devono essere acquistati sul mercato, tanto che negli ultimi anni il mercato delle biomasse è cresciuto notevolmente.