Ormai è sotto gli occhi di tutti che stiamo vivendo una transizione ambientale che caratterizza sempre di più tutto quello di cui abbiamo bisogno, dall’uso dell’energia ai modelli di consumo fino alle scelte strategiche di interi processi produttivi, qualcosa di simile a quanto successe negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso, con le varie rivoluzioni industriali che hanno caratterizzato il nostro modo di vivere.

Il settore ITS è tra quelli che sono caratterizzati da un cambiamento sempre più veloce delle tecnologie coinvolte, tanto che anche solo 3 anni fa non si conoscevano ancora quelle che oggi stanno andando per la maggiore.

Vogliamo citare come esempi la pompa di calore, intesa come fonte energetica innovativa, che solo recentemente è entrata in maniera preponderante nel settore residenziale, così come qualche tempo fa il fotovoltaico, insieme ai nuovi requisiti normativi necessari per costruire o per ristrutturare.

Nella Casetta CVB a Vicenza sono in funzione tutti gli impianti più innovativi richiesti oggi dal mercato, in dialogo continuo tra di loro per il massimo comfort e la minor spesa energetica.

Installatori, idraulici e impiantisti hanno sempre più pressante il problema di mappare l’evoluzione della tecnologia e delle normative, per essere in grado di soddisfare i clienti che sempre più spesso arrivano alla decisione di acquisto già con tutte le informazioni necessarie e possono quindi spiazzare anche il professionista più scrupoloso.

Una serie di convegni per gli installatori, specifici sulle tematiche green nel mondo ITS per restare aggiornati su prodotti, tecnologie, normative e servizi.

Il nostro cvbexpo2019 dello scorso settembre è stata una manifestazione focalizzata su tecnologie, progetti e opportunità che caratterizzano la domanda di soluzioni green da parte di un numero sempre maggiore di clienti finali, clienti che stanno imponendo a produttori, progettisti, installatori e imprese di impegnarsi su un diverso livello delle soluzioni offerte per venire incontro alle esigenze di un cliente sempre più giovane e sempre più attento a fare investimenti su progetti con un significato ecologico e sostenibile.

Abbiamo voluto iniziare con cvbexpo2019 il percorso Abitare Smart che CVB vuole percorrere con i suoi installatori con l’obiettivo di condividere tutto quello che è necessario sapere per affrontare la sfida verde dei progetti tecnologici e prepararsi al meglio per rispondere alle domande dei clienti secondo la declinazione logica delle aree che ci interessano come evidenziato con appositi pannelli nel nostro stand

SOSTENIBILITA’
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
ENERGIE RINNOVABILI
BIOCOMPATIBILITA’

e sicuramente allineata alle richieste del mercato, e del resto per noi non nuova, perché già da qualche anno i principi tecnologici e applicativi relativi a indoor climate, water solutions e home&building automation ci hanno guidato nello sviluppo di più di 500 progetti ad alto valore tecnologico, molti dei quali proprio in ottica green, sempre con ottimi risultati in termini di efficienza energetica e di comfort abitativo.

Siamo certi che i progetti che abbiamo raccolto nell’apposita area del sito e che sono stati inviati su base regolare a 4500 professionisti del settore in Veneto, già adesso e sempre più in futuro costituiranno una base di sapere utile proprio per quegli installatori che vogliono rimanere sempre sulla cresta dell’onda della tecnologia.

Da qui partiamo per condividere con installatori e progettisti tutta la nuova tecnologia green che verrà resa disponibile per le nuove applicazioni green.

SOSTENIBILITA’

Lo sviluppo economico sostenibile deve essere compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei beni disponibili per le generazioni future.

Ti ricordi il nostro articolo sulla depurazione delle acque reflue?

Ti abbiamo presentato un progetto ad alto contenuto di sostenibilità, perché quando non è presente la rete fognaria le acque reflue possono essere immesse nell’ambiente solamente a valle di un adeguato impianto di depurazione che deve essere sempre installato secondo le normative locali vigenti.

Leggi il nostro articolo

RIDUZIONE DELLE EMISSIONI

Nella battaglia per la salvaguardia del clima, tutti dobbiamo fare la nostra parte impegnandoci a ridurre la quantità di inquinanti che produciamo.

Ti ricordi il nostro articolo sulla conversione della centrale termica di una villa?

Parliamo di riduzione delle emissioni perché le 2 caldaie a GPL sono state sostituite con una pompa di calore a recupero totale: calcolando il risparmio energetico e la detrazione fiscale, il costo dell’intervento viene recuperato in meno di 4 anni.

Leggi il nostro articolo

ENERGIE RINNOVABILI

L’energia rinnovabile è quella che viene raccolta da risorse che si reintegrano naturalmente nel tempo.

Ti ricordi il nostro articolo sullo Smart Grid?

Abbiamo applicato i concetti Smart Grid alla generazione di energia termica e frigorifera centralizzata in una palazzina di 10 appartamenti per raggiungere l’obiettivo del costo energetico zero, cioè la completa autonomia energetica del complesso residenziale.

Leggi il nostro articolo

BIOCOMPATIBILITA’

Sono biocompatibili i materiali, i componenti, i sistemi e gli edifici che consentono un equilibrato inserimento nel contesto naturale, evitando qualsiasi effetto nocivo sulla   salute degli uomini.

Ti ricordi il nostro articolo sul nuovo concetto di comfort?

Costruire o ristrutturare in modo da assicurare il massimo comfort abitativo con il massimo risparmio energetico: solamente le tecnologie più avanzate ci possono venire incontro per migliorare il benessere che percepisce chi ci abita e quindi il grado di comfort che la casa assicura a chi ci vive.

Leggi il nostro articolo

Il focus tech di Mauro Baldin

La proposta di soluzioni green per il mercato ITS si presenta ogni giorno sempre più interessante e numerosa con nuovi prodotti relativi alle tipologie impiantistiche più richieste per ottimizzare il clima interno all’abitazione, per l’utilizzo intelligente delle risorse idriche e per rendere più facile la vita all’interno della nostra casa con una automazione sempre più spinta di tutte le fasi operative.

Nei nostri progetti vogliamo concretizzare proprio quel comfort abitativo che il cliente ci chiede sempre più spesso con le sue esigenze specifiche, obbligandoci a costruire un ‘vestito su misura’ con la ricerca delle soluzioni più idonee presso i vari produttori.

CVB si pone proprio nel mezzo tra l’evoluzione delle proposte tecnologiche e le sempre più specifiche richieste del mercato, considerando al meglio tutti i parametri che possono influenzare la buona riuscita di un lavoro per centrare in pieno con i suoi installatori le aspettative del cliente.

I sanitari sono prodotti in molte forme e stili diversi, e la loro installazione può essere di due tipi: a pavimento, o sospesa. L’installazione a pavimento è tipica della più tradizionale e diffusa tipologia di sanitari che vengono spesso semplicemente posati a pavimento e collegati alle tubazioni dell’acqua e agli scarichi.

 

L’installazione dei sanitari sospesi è un po’ più laboriosa, poiché richiede la realizzazione di staffe fissate al muro del bagno, con qualche complicazione in più, specie nel caso di sostituzione dei sanitari.

Se i sanitari sospesi vanno a sostituire i preesistenti sanitari a pavimento, quasi certamente occorrerà intervenire sul rivestimento del muro del bagno, rimuovendo parte delle piastrelle per poter introdurre i robusti tasselli necessari per il fissaggio delle staffe.

Dopo aver installato le staffe, andrà anche ripristinato il rivestimento del bagno, applicando nuovamente le piastrelle necessarie.

Sostituire un vecchio wc non è mai stato così semplice

Il modello Plus System di Flaminia è un sistema di scarico pensato per i vasi back to wall ed è progettato appositamente per essere adattato a impianti di scarico già esistenti, ottimo quindi per le ristrutturazioni.

 

 

I wc filo muro di questa tipologia si adattano facilmente alle esigenze e sono particolarmente idonei per i vecchi impianti che prevedevano l’alloggiamento dei sanitari staccati dal muro.

Scarico pavimento

Combinando apposite combinazioni di curve e raccordi è possibile utilizzare i vasi Back to wall Plus su predisposizioni di scarico a pavimento comprese tra i 5 cm e i 33 cm. (centro scarico – parete).

 

Scarico parete

I vasi back to wall Plus sono gli unici che possono adattare all’impianto vecchio nato per un wc sospeso.

Anche la linea Fast di Pozzi-Ginori permette di sostituire il vecchio sanitario dove lo scarico era predisposto per uno scarico esterno, cambiandolo con uno nuovo.

Questo modello però permette di cambiare solo i sanitari a terra, non quelli sospesi.

 

Per il progetto di costruzione di una unità immobiliare destinata a residenza a Malcontenta nel comune di Venezia, con l’intento di definire un edificio ben contestualizzato nel patrimonio edilizio tradizionale del territorio lagunare, è stato proposto l’uso del legno che ben si adattava ai criteri di funzionalità e di pulizia formale tipici dell’architettura tradizionale diffusa nel territorio, permettendo per le caratteristiche peculiari dell’edificio al progettista supportato da CVB di proporre un sistema di climatizzazione invernale ed estiva radiante a parete.

La struttura dell’edificio è in cemento armato per la parte interrata e in pannelli X-Lam per la parte fuori terra, dotati di cappotto esterno e di rivestimento interno in cartongesso con intercapedine per il passaggio degli impianti.

La finitura esterna rimane in intonachino tradizionale in ottemperanza alla tradizione costruttiva locale, prescegliendo un colore il più possibile prossimo alla tinta della calce naturale e della pietra calcarea locale con uno zoccolo alla base in pietra d’Istria.

 

Sulla copertura è previsto un impianto di 10 pannelli fotovoltaici per la captazione dell’energia solare che permette all’ edificio di non essere dotato d’impianto a gas e di ridurre a zero le emissioni di CO2.

Progetto esecutivo dello Studio Pontarin di Vicenza. Si nota come già in fase di progettazione sia stata decisa la posizione dei pannelli radianti a parete in base alle dispersioni e al layout delle stanze. In rosso i pannelli NIC 600 (2000×1200) in verde i pannelli NIC 300 (1000×1200).

La finitura finale della superficie radiante segue le modalità standard per i pannelli di cartongesso (stuccatura e rinforzo con nastri di rete o carta nei giunti, primer impregnante, decorazione finale a pittura, spatolatura, ecc.).

Il sistema radiante parete a secco può essere utilizzato ad una pressione massima di 4 bar (a una temperatura del fluido di 40°C).

Il sistema proposto da CVB per la realizzazione di questa abitazione è un radiante a secco della Zehnder, azienda leader in sistemi di ventilazione, deumidificazione e climatizzazione radiante soffitto-parete. Le lastre in cartongesso radianti della Zehnder si chiamano NIC, e variano la potenza a seconda della dimensione, a catalogo disponibili in 3 misure: 120×50, 120×100 e 120×200.

Il sistema NIC della Zehnder è una soluzione semplice, razionale, efficiente, economica, per la climatizzazione a pannelli radianti a secco nella moderna edilizia, sia che siano realizzate nuove strutture, sia in ristrutturazioni. NIC svolge sia una funzione impiantistica che edile in quanto integra l’isolamento termico, sostituisce l’intonaco, e consente di ricavare gli spazi necessari al posizionamento degli impianti elettrici e idraulici.

Risulta anche facilmente applicabile nelle ristrutturazioni in quanto è veloce e non richiede l’intervento dei muratori ma solamente di gessisti o decoratori, riducendo sensibilmente i tempi di realizzazione in cantiere.

Tutti i collegamenti idraulici tra circuiti e collettori delle linee di adduzione sono eseguiti con raccordi che consentono una veloce realizzazione delle linee di alimentazione. Grazie ai collettori lineari, posti in adiacenza ai pannelli, viene garantito un collegamento idraulico in parallelo dei singoli moduli in modo da mantenere costante la perdita di carico, anche al variare del numero dei moduli collegati. Il sistema risulta bilanciato, semplificando l’avviamento e la taratura dell’impianto. I collettori lineari sono realizzati in tubo multistrato pre isolato, con barriera all’ossigeno Ø 20 x 2 mm e comprendono i raccordi per il collegamento dei tubi da Ø 8 x 1 mm in polietilene con barriera all’ossigeno dei circuiti annegati all’interno dei pannelli.

Valigetta con attrezzatura completa Zehnder per bicchierare e stringere la boccola di tenuta, necessaria per il collegamento dei pannelli radianti tra di loro e con il tubo di adduzione in multistrato.

Il circuito radiante è annegato in fabbrica in pannelli di cartongesso, il cui fissaggio avviene tramite profilli metallici standard per pannelli in cartongesso posizionati in modo da garantire l’inserimento tra un pannello e l’altro dei collettori lineari di alimentazione dei circuiti.

 

La parola a Stefano Monti amministratore LIGNO design CASE

In LIGNO realizziamo immobili in stile contemporaneo o tradizionale utilizzando materiali di primissima qualità: sapendo che la casa è uno dei valori più importanti siamo sempre più attenti a selezionare i partner con cui collaboriamo.

CVB ha saputo proporre un sistema adatto a valorizzare il concetto di risparmio energetico rimanendo nel budget predeterminato e mantenendo il più alto livello di comfort interno.

Per il risultato del nostro progetto una parte importante è stato anche il supporto di CVB in cantiere nella fase di realizzazione che ci ha permesso di ridurre i possibili errori di posa

 

La parola a Nicola Sartori area manager Zehnder

Negli ultimi 2 anni il trend di crescita dei pannelli radianti a secco è diventato importante, grazie soprattutto al continuo miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici che permettono l’utilizzo di sistemi radianti alternativi con una potenza moderata.

La grandissima diffusione del cartongesso come sistema di realizzazione strutturale interna e il collaudato benessere dei sistemi radianti fanno del sistema radiante a secco parete/soffitto una delle tendenze sicuramente più interessanti per i prossimi anni

 

Il focus tech di Mauro Baldin

I pannelli radianti a secco a parete-soffitto funzionano secondo un semplice principio naturale, identico all’effetto termico esercitato dal sole: l’irraggiamento diretto in una giornata invernale fredda ci permette di percepire una sensazione piacevole di calore, nonostante l’aria ambientale sia fredda.

L’effetto riscaldante del sole è generato dalle onde elettromagnetiche che penetrano attraverso l’aria senza dissipare energia. Questa energia è convertita in calore solo tramite contatto con il corpo umano. I pannelli radianti a soffitto e a parete, distribuiti uniformemente, imitano questo principio naturale assicurando un calore piacevole e confortevole con la massima efficienza energetica, distribuendo il calore in modo equilibrato in tutta l’area.

Rispetto ai sistemi di emissione tradizionali, i pannelli radianti rappresentano una soluzione particolarmente pulita. Il calore e il fresco prodotti sono uniformi, privi di correnti, e non mettono in circolazione la polvere. Ciò rappresenta un importante vantaggio non solo per coloro che soffrono di allergie, ma anche per le persone che soggiornano in ambienti polverosi per esigenze produttive.

Le acque reflue, ovvero le acque provenienti da scarichi urbani ed industriali, sono contaminate da sostanze organiche ed inorganiche che le rendono pericolose per la salute dell’uomo e dell’ambiente.

Ad oggi ancora il 30 % del territorio nazionale e quasi il 40% del Veneto non è coperto da una rete fognaria ramificata lasciando così all’utente la responsabilità della depurazione dei reflui.

In tema di depurazione l’Italia rischia sanzioni pesantissime da parte dell’Unione Europea perché non ci si è adeguati in tempo alla Direttiva comunitaria 91/271, che impone agli stati membri di dotarsi di sistemi di raccolta delle acque reflue urbane garantendo opportuni trattamenti per rimuovere le sostanze inquinanti.

Secondo FederUtility, la federazione delle Imprese Energetiche e Idriche, due italiani su 10 non dispongono di rete fognaria, tre su 10 sono senza depuratori e circa 9 milioni di cittadini, al Sud in particolare, hanno seri problemi di approvvigionamento idrico. Un quadro drammatico su cui pende l’inadempienza alle direttive comunitarie sulla depurazione e fognature, con multe che possono arrivare fino a 700 milioni di euro all’anno.

CVB si è specializzata nelle soluzioni per la depurazione delle acque reflue prendendo in considerazione solo quelle tecnologie che portano rispetto all’ambiente in ottemperanza delle normative territoriali vigenti.

Con i nostri tecnici siamo in grado di affrontare qualsiasi esigenza di depurazione di reflui civili ed industriali, per esempio riferiti a laboratori di produzione e trattamento carni, latte, frutta, verdura, vino ma anche allevamenti, canili, lavanderie, qualsiasi attività nel cui processo di produzione ci sia l’utilizzo, il consumo e lo smaltimento dell’acqua.

I depuratori biologici a fanghi attivi ad areazione prolungata sono costruiti con un contenitore corrugato per una maggiore resistenza all’interro, completo di coperchio pedonabile realizzato in PE riciclabile al 100% con tecnologia rotazionale, compressore a membrana, diffusore tubolare non intasabile, ispezione pedonabile, sistema di immissione ed emissione dei reflui e relative guarnizioni che garantiscono la perfetta tenuta.

Abbiamo scelto ELBI per gli impianti di depurazione che proponiamo ai nostri clienti installatori perché rispettano le normative locali come il D.G.R. 5 Novembre 2009 N° 107 anche con prodotti specifici, come nel caso del trattamento primario dei reflui con la IMHOFF VENETO, (da 4 a 33 AE) caratterizzata da parametri di progettazione specifici conformi alla normativa regionale.

Potendo scegliere la taglia minima possibile nel rispetto della legge con la riduzione degli scavi e quindi dei costi per l’utente finale, siamo in grado di raggiungere sempre l’ottimizzazione tecnica ed economica del progetto.

Essendo il territorio nazionale e regionale molto variegato, in base al recettore finale dello scarico la ELBI ha sviluppato diversi prodotti partendo dal Depuratore Fanghi Attivi FBC (disegno qui sopra) idoneo allo scarico su corpo idrico superficiale in ottemperanza ai limiti indicati dalla Tab. 3 del D. lgs. N. 152/2006 e progettato considerando un tempo di detenzione minimo di circa 22 ore e una portata di aria fornita per Abitante Equivalente pari a circa 0.45 m3/h.

Le acque reflue provenienti dalle utenze vengono convogliate prima nei trattamenti primari (degrassatore e fossa biologica di decantazione tipo Imhoff) di adeguate dimensioni per poi essere convogliate nell’ FBC. Le acque in ingresso vengono convogliate nel volume di digestione dove grazie al sistema di ossigenazione si sviluppa la flora batterica aerobica capace di metabolizzare le sostanze organiche. Prima di essere convogliate verso l’uscita le acque attraversano il sedimentatore per essere chiarificate.

Questo disegno rappresenta le tre tipologie di depurazione dei reflui che permettono il raggiungimento della tabella 3 e 4, e quindi la possibilità di scaricare su fondo perdente o su canale con acqua corrente dove non ci sia la presenza della rete fognaria comunale. Come si può vedere, una volta passati dal separatore di grassi (cucina) e dalla vasca di decantazione, sono 3 i metodi utilizzati per la depurazione:

  • Fito-depurazione
  • Sub-irrigazione
  • Depuratore meccanico a fanghi attivi con compressore

Questo sistema può essere considerato il non plus ultra della depurazione civile ed è rappresentato dal prodotto FAN-FBC-R idoneo al raggiungimento della tabella 4 di depurazione e quindi allo scarico sul terreno preservando la falda anche superficiale con il permesso di accumulare l’acqua trattata per usi irrigui.

Separatore di grassi installato a monte della vasca di decantazione e del depuratore aerobico: riceve tutte le acque saponate della casa separandole dai grassi disciolti, per poi convogliarle nel depuratore.

Abitazione di 260 mq in classe energetica A4 ultimata a dicembre 2018 e realizzata con struttura prefabbricata in legno-cemento della Montini Case. CVB ha dimensionato e fornito a norma di legge l’intera sezione di depurazione, in quanto la nuova costruzione si trova in una zona non servita dalla rete fognaria comunale.

 

Il focus tech di Mauro Baldin

Da tanti anni CVB supporta i suoi installatori con progetti di sistemi di depurazione delle acque reflue domestiche.

Per dimensionare correttamente l’impianto occorre determinare il numero di abitanti equivalenti (A.E.), un dato di fondamentale importanza per il corretto funzionamento del sistema in quanto un impianto di depurazione sottodimensionato rischia di non essere in grado di depurare correttamente i reflui.

Per dimensionare correttamente i sistemi di trattamento dei reflui, sarebbe necessario valutare l’effettiva produzione di liquame dei centri urbani generati dalle abitazioni e dalle attività produttive: in genere si preferisce far riferimento all’abitante equivalente definito come la quantità di carico inquinante biodegradabile prodotto ed immesso in fognatura da un abitante stabilmente residente nel centro urbano nell’arco della giornata.

Numero abitanti equivalenti (A.E.) per convenzione.

9 appartamenti per un totale di 18 bagni in un nuovo residence a Castelfranco Veneto: il capitolato, proposto dal Consulente CVB secondo le direttive del costruttore e del suo architetto, è stato condiviso da tutti i compratori.

La formula magica è stata quella di mettere a capitolato i rivestimenti, i sanitari, il piatto doccia e la rubinetteria con varie possibilità di scelta tra i marchi più conosciuti e desiderabili, lasciando le altre componenti come i mobili, i vetri del box doccia e gli accessori a scelta del compratore che seguendo le indicazioni del consulente CVB poteva così realizzare la sua personale idea di bagno di design.

Descriviamo qui il capitolato, ricco di prodotti a forte componente di design, tecnologia e comfort:

Piastrelle Refin, con una vasta scelta di grandi formati

Piatto doccia Ultra Flat S Ideal Standard, al tempo del cantiere appena uscito sul mercato e caratterizzato da antiscivolo e dalla possibilità di essere tagliato su misura sul posto

Sanitari Flaminia APP e Ideal Standard Tesi, entrambi marchi molto noti che esprimono bene la filosofia tonda e la filosofia quadrata del prodotto

Rubinetteria Fir e Newform, entrambi marchi noti per le linee di design sia squadrate che rompono gli schemi classici portando uno stile alternativo e in continuo cambiamento, sia nelle tonde dove la forma cilindrica caratterizza un design moderno e minimale

Per i prodotti liberi da capitolato, per esempio i mobili, la scelta degli acquirenti è stata molto diversificata tra Azzurra, Arlex e Antonio Lupi.

Piatto doccia Ultra Flat S in IDEAL SOLIDTM 170×80

Piastrelle Refin 60 x 120 cm. da capitolato e mobile a 4 cassetti Arlex con gola laccato bianco,  top easy bianco opaco e colonna, specchio Koh-I-Noor a led con 2 fasce in vetro sabbiato, miscelatore New Cleo 84 di Fir, dispenser in vetro satinato di Colombo Design.

Piastrelle Refin serie Overlay 45 x 90 in gres porcellanato rettificate, posate in orizzontale, placca Geberit in vetro bianco, piantana porta scopino e porta rotolo in ottone cromato di Colombo Design, sanitari sospesi modello Tesi di Ideal Standard, miscelatore bidet New Cleo 84 di Fir.

Console in Corian con vasca integrata di Antonio Lupi, cassettone in rovere serie Pantarei di Antonio Lupi, miscelatore New Cleo 84 di Fir, accessori Colombo Design.

Pensile in rovere e specchio Dama diamantato Antonio Lupi, accessori Colombo Design.

Sanitari serie APP Flaminia con sedile Soft Close sganciabile e accessori Colombo Design

Box doccia Vismaravetro, serie Gliss scorrevole con cristallo spessore 8 mm, anta sganciabile; lo scorrimento avviene grazie a dei pattini flottanti, invece che attraverso le solite rotelline.
Miscelatore ad incasso termostatico ShowerSelect, soffione, monopola con flessibile Raindance di Hamsgrohe.

Box doccia in nicchia serie Linea di Vismaravetro, con anta battente, cristallo spessore 6 mm e profili di dimensioni contenute.

Esempi di rendering eseguiti dal Consulente CVB con SW 3D che hanno permesso all’acquirente di immaginare il nuovo bagno secondo le scelte progettuali fatte.

 

La parola al costruttore Fralma srl – Conte Andreana

Abbiamo scelto CVB per la capacità di preparare un capitolato con prodotti di fascia medio-alta che sono piaciuti subito a tutti gli acquirenti dei nostri appartamenti, facilitandoci così la vendita che è avvenuta in tempi più brevi rispetto a quelli normalmente richiesti dal mercato: il Consulente CVB che ci ha seguito è stato sempre per noi e per i nostri clienti un riferimento prezioso perché professionalmente molto competente e disponibile a supportare le scelte dell’acquirente relative ai materiali di capitolato e a tutto quant’altro necessario per completare il progetto del bagno.

 

La parola agli architetti Gianpietro e Stefano studio Cinel 

DESIGN, attenzione al dettaglio e qualità sono i valori che hanno accompagnato il progetto per la realizzazione dell’ambiente bagno del Residence 7.0 in Castelfranco, unendo esigenze estetiche e funzionali a materiali contemporanei atti a creare un bagno elegante e armonico con una forte individualità.

Le collezioni scelte sono perfettamente in linea con gli attuali trend dell’arredo bagno, perché orientati a stabilire una forte vocazione di design e sensazioni di benessere, dove la luce evidenzia le proporzioni e mette in risalto la qualità dei materiali attraverso l’uso di colori essenziali.

La parola a Gabri Peroni, Consulente CVB arredo bagno

Sono molto contenta di avere partecipato a questo progetto perché mi sono sentita lo snodo tra il mercato rappresentato dai produttori di fascia alta e i desideri del costruttore in termini di costi e quelli dell’acquirente dell’appartamento in termini di design e tecnologia per il massimo confort nei nuovi bagni.

 

 

Con l’avvento delle nuove tipologie impiantistiche, sempre più caratterizzate da impianti radianti per il riscaldamento e per il raffrescamento, la gestione delle temperature dell’acqua diventa fondamentale e spinge alla ricerca di adeguati sistemi di termoregolazione.

Con la necessità di mantenere la temperatura di mandata a valore fisso, sia che si parli di riscaldamento, condizionamento o fornitura di acqua calda sanitaria, la soluzione ottimale è la serie DIAMIX/COMPAMIX della Comparato, che comprende valvole con elettronica integrata che sono apprezzate proprio per la loro semplicità.

Oltre alla valvola stessa, ci sono il servomotore per impostare la temperatura richiesta e una sonda di temperatura a contatto per verificare la temperatura effettiva e comunicarlo al ‘cervello’ che pilota la valvola.

La nuova generazione di valvole miscelatrici Diamix PR e Compamix PR permette la completa gestione dell’impianto radiante senza la necessità di altri dispositivi di controllo esterni. Sfruttando le nuove funzionalità e l’interazione con il deumidificatore sono in grado di mantenere sotto controllo l’umidità relativa all’interno dell’abitazione e garantire la massima efficienza ed il massimo confort ambientale. Grazie alla logica “a blocchi” è possibile attivare / disattivare le varie funzioni in modo da potersi facilmente adattare all’impianto da gestire. In modo particolare la gestione del raffrescamento è finalizzata alla prevenzione della formazione di condensa sul pavimento.

Applicazione delle valvole DIAMIX PR in una centrale termica di una villa di 350 mq a Treviso. La miscelazione nei circuiti dell’impianto a pavimento viene controllata in caldo nella fase invernale e in fresco nella fase estiva con una curva climatica appositamente preimpostata.
Il display della valvola con visualizzata la temperatura di mandata effettiva regolata dalla valvola in base ai valori di temperatura esterna e temperatura di mandata (curva climatica). Gli altri pulsanti permettono di entrare e navigare nel menu per l’impostazione della curva e delle altre funzioni.

Valvole DIAMIX PR installate in 4 condomini di 10 appartamenti ciascuno a Treviso

Le valvole sono state installate nel cavedio tecnico comune, da dove si può accedere ad ogni piano: ogni appartamento ha una valvola Diamix PR installata nel cavedio attinente, con il compito di miscelare l’acqua proveniente dalle pompe di calore e prepararla per l’utilizzo nell’impianto radiante a pavimento, sia in fase estiva che in fase invernale.

 

 

La parola al produttore

Progettiamo, sviluppiamo e produciamo valvole miscelatrici a controllo elettronico da oltre 20 anni.

La crescente richiesta di questi prodotti è frutto dei grandi vantaggi che offrono all’installatore e all’impianto che li ospita:

  1. Compattezza e facilità d’installazione grazie all’elettronica di controllo integrata e al display d’interfaccia a bordo macchina
  2. Semplicità di utilizzo grazie al software pre-tarato per le diverse applicazioni
  3. Durata e affidabilità grazie al corpo valvola a sfera, caratteristica di grande rilevanza in modo particolare per gli impianti sanitari
  4. Prezzo competitivo se confrontato con prodotti con elettronica e valvola motorizzata non integrata

Oggi il know-how e la grande esperienza maturata ci caratterizzano come punto di riferimento del mercato con una gamma di prodotti in grado di far fronte alle differenti esigenze impiantistiche con un unico “cuore tecnologico” declinato in tre differenti versioni che si distinguono per le funzionalità implementate e tutte disponibili con corpi valvola a sfera 3 vie da DN15 a DN50:

Diamix / Compamix: valvola miscelatrice per usi generici civili ed industriali con regolazione elettronica della temperatura a punto fisso

Diamix L / Compamix L: valvola miscelatrice per acqua calda sanitaria con funzione anti legionella. In conformità alle linee guida nazionali il servocomando svolge autonomamente le procedure di disinfezione termica su impianti di acqua calda sanitaria dotati di ricircolo per ridurre sensibilmente il rischio di presenza e proliferazione dei batteri.

Diamix PR / Compamix PR: valvola miscelatrice per gli impianti di riscaldamento e raffrescamento di nuova generazione dotati di pannelli radianti a pavimento, parete o soffitto e integrano, in un unico prodotto estremamente compatto, tutte le funzioni di regolazione e controllo eliminando di fatto la necessità di una centralina a comando.

 

Il focus tech di Mauro Baldin

Tutti gli impianti con climatizzazione estiva radiante necessitano del controllo dell’umidità attraverso l’utilizzo di deumidificatori appositamente dimensionati. Molto spesso in questi impianti l’elettronica di gestione e controllo dell’umidità può risultare complessa e articolata, oltre che molto onerosa.

Dove ci sia la necessità di mantenere una temperatura di mandata a valore fisso, sia che si parli di riscaldamento, condizionamento o fornitura di acqua calda sanitaria, la soluzione più indicata può essere la serie di valvole DIAMIX/COMPAMIX con elettronica integrata, apprezzate proprio per la semplicità.

Negli impianti di climatizzazione dove invece si richiede una temperatura scorrevole, ad esempio gli impianti radianti, la soluzione più indicata possono essere le valvole con elettronica integrata DIAMIXPR/COMPAMIXPR con le quali si riescono a gestire anche i deumidificatori, facendo risultare il sistema più semplice con costi contenuti.

Tra le soluzioni proposte da Comparato, ci sono anche valvole elettroniche dedicate alla miscelazione e al trattamento dell’acqua sanitaria, sempre con la filosofia dell’elettronica semplice e compatta integrata a bordo.

Le valvole Diamix e Compamix sono riconosciute dal mercato come prodotti per soluzioni impiantistiche innovative e di altissima qualità: per favorire i propri installatori, la CVB garantisce una capillare assistenza pre-vendita per la progettazione di questo tipo di impianti.